martedì 6 marzo 2012

Un week end indimenticabile

Cari amici,
ci sono piccole e grandi soddisfazioni, e quella che vi voglio raccontare appartiene alla seconda categoria. In questo blog non ho mai parlato molto della mia Associazione e di tutto quello che c'è dietro, ma ne ho parlato tanto altrove, e forse è giusto il momento che io lo faccia un pò anche qui.
In fondo questo Blog si chiama Ilaria Carta & Dintorni (e sto pensando seriamente di cambiare il nome in Ilaria & Dintorni), e La Via dei Colori fa parte della mia vita e di quel che sono, quindi ritengo giusto che io ne parli apertamente anche in questo Blog che da essere solo un bel luogo dove condividere il mio hobby, col tempo sta diventando il mio ponte col resto del mondo.
Scrivo questo Post in ritardo, vorrei parlarvi del Week End del 18 Febbraio perchè è stato un giorno molto importante e voglio dedicarlo ai miei amici dell'Associazione Genitori a Scuola - Conselice che mi hanno offerto due giorni meravigliosi e tante soddisfazioni con lacrime di gioia annesse....ma cominciamo dal principio!
La Via dei Colori è l'Associazione fondata insieme ad altre 5 famiglie che hanno condiviso con me il trauma di avere un bimbo maltrattato per mesi ed anni all'interno dell'asilo Cip Ciop. La faccio breve, avremo modo di parlarne in altre occasioni, ma dopo il primo anno sballottati tra avvocati, tribunali ecc ecc, abbiamo capito che tutto il dolore e l'esperienza non poteva essere buttata via ma doveva essere messa a disposizione di chi stava affrontando lo stesso dolore dopo di noi. Così il 2 Dicembre 2010, ad un anno dall'arresto delle prime due indagate, è nata La Via dei Colori. Questa la premessa.

Dopo circa sei mesi, sul nostro sito arriva una mail di Irene, una mamma dell'asilo di Conselice, nel quale era avvenuta più o meno la stessa cosa solo con meno risalto mediatico. Ricordo la telefonata fiume dopo la mail, ricordo la sua paura, l'essere spaesata, esattamente come lo eravamo noi solo pochi mesi prima (ed ancora un po' adesso!). Parlammo molto e di tante cose.
Dopo qualche giorno mi chiamò Annalisa, un'altra mamma dello stesso asilo, un'altra telefonata fiume con mille domande e qualche risposta abbozzata. Ricordo che una delle domande fu: "Dopo un'anno e mezzo, come avete fatto a non impazzire??". Ricordo di aver risposto: "non ne ho idea, ma siamo la prova che è possibile".
A quelle due mail e telefonate ne sono seguite tantissime altre dove si piangeva sempre meno e si facevano sempre più progetti per il futuro. Ho avuto modo di conoscere altri genitori di quell'asilo ed il 18 Febbraio di quest'anno, dopo circa un'anno dalla terribile scoperta dei fatti avvenuti ai loro bimbi, ho avuto l'onore di essere invitata alla presentazione ufficiale della loro associazione Genitori a Scuola - Conselice.

Sapete già che mi piace scrivere, e questo in fondo è il mio blog, quindi vi racconterò come è andata perchè di questo week end non voglio ricordare solo la bellissima presentazione ma ogni momento!!!

Sono partita il 18 Febbraio mattina con calma da Pistoia, perchè tanto sapevo che molto probabilmente, come spesso mi succede, mi sarei persa.....ed infatti......
Annalisa mi smessaggiava ogni tanto preoccupata, ed io con la radio accesa e la testa un po' fra le nuvole ho saltato l'uscita verso Bologna e mi sono ritrovata a Modena Ovest....ma che importa? Piano piano, alla fine ho trovato la strada giusta e sono arrivata a Conselice! L'appuntamento era al Planet Kart di Conselice


E' vero che mi aspettavo ancora tanta neve...ma non così tanta!!!
Annalisa mi è venuta a prendere e siamo andate alla sala Comunale dove si sarebbe svolta la presentazione.





Lì ho finalmente conosciuto di persona anche Irene, Mirco, Andrea, Domenico e poi tutti gli altri fondatori dell'Associazione Genitori a Scuola Conselice che vedete qua sotto.


Ho avuto anche modo di commuovermi in anteprima davanti a questo video montato da Irene per l'occasione......

Dopo un'oretta ed un paio di caffè la gente ha cominciato a riempire la sala, ed io ero seduta con orgoglio tra gli ospiti d'onore (grazieeeeee).

Nella foto qui a sinistra vedete da sinistra Irene, Annalisa, Mirco e Daniele.
Mirco, il Presidente, ha presentato lo statuto e quello che è stato fatto negli ultimi mesi, poi hanno parlato tutti gli ospiti, partendo dal Sindaco di Conselice via via fino a me.
Io non avevo voluto di proposito preparare niente, ma continuava a ronzarmi in testa una frase di Giorgio Faletti che amo in modo particolare. L'ho cercata per evitarmi di sbagliare nell'emozione del momento e sono partita da lì:
"Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare. Non le hai scelte e nemmeno le vorresti, ma arrivano ..e dopo non sei più uguale. A quel punto le soluzioni sono due: o scappi cercando di lasciartele alle spalle o ti fermi e le affronti. Qualsiasi soluzione tu scelga, ti cambia, e tu hai solo la possibilità di scegliere se in bene o in male."

.....il resto del discorso è poi venuto da solo!

Alla fine, Annalisa ha consegnato le prime due tessere dell'Associazione; la numero UNO era proprio per me. Ha fatto un bellissimo discorso, dove ha raccontato ai presenti di quelle prime mail e di quelle telefonate fiume, ed incredibile ma vero per chi mi conosce, per la prima volta in pubblico, mi sono trovata il viso solcato da lacrime calde ma non più amare.
Tutta la rabbia di questi anni, la tristezza, il dolore, si erano trasformati in gioia. Mi è dispiaciuto non poter dividere con tutti gli altri ragazzi dell'associazione e con i nostri bimbi quel momento perchè è stato, l'attimo esatto in cui i nostri piccoli hanno avuto il loro primo riscatto.
Quel dolore immenso ha provato ad annientarci in tutti i modi. Chi maltratta i bambini rischia di compromettere in modo irreversibile la loro vita e quella delle loro famiglie, ma noi NON GLIELO ABBIAMO PERMESSO.
Guardare con quale coraggio i nostri piccoli hanno affrontato il terrore degli incubi la notte, la paura e la diffidenza nel prossimo, ci ha permesso come ormai diciamo spesso nelle nostre associazioni di NON MOLLARE MAI, e dopo mesi passati a chiederci come sarebbe stato possibile andare avanti, questa è la vera SANA vendetta nei confronti di chi ci ha fatto del male.
Restare uniti è importantissimo. Non perdere di vista il fatto che se in passato ci è stato fatto del male, questo non vuol dire che non si può trovare il modo per dare un senso a quel dolore, è indispensabile per cercare di non restare fossilizzati su quella rabbia assolutamente inutile che non ti fa muovere neanche un passo avanti.
Dopo la presentazione c'è stato un bel Buffet con una torta bellissima (appena trovo le foto ve le metto), e poi, quelle Meravigliose Persone, mi hanno portato a mangiare la pizza in una bellissima pizzeria che faceva un'ottima PIZZA SENZA GLUTINE COTTA A LEGNA.....mi sarei messa di nuovo a piangere da tanto affetto! In fondo ci conoscevamo quel giorno per la prima volta eppure mi hanno accolto, trattato e coccolato come una regina, con un affetto che si dà forse solo agli amici di vecchia data e questo mi ha scaldato il cuore come il riso a brodo nelle freddissime serate d'inverno!
Ho dormito a Conselice, in un carinissimo BB e poi la mattina successiva mi sono venuti a prendere ed abbiamo fatto colazione tutti insieme.
C'era ancora la neve ovunque ma splendeva il sole....dentro e fuori...ed io pensavo ad i nostri bimbi e dedicavo loro ogni singolo momento. Perchè io ero lì a nome de La Via dei Colori, che a piccoli passi, e con quel poco che aveva imparato da quest'orribile esperienza, era stata d'aiuto ad altri bambini e ad altri genitori che in un primo momento non sapevano da che parte cominciare.
Condividere e parlare delle nostre reciproche esperienze, ci ha aiutato a farci forza ed a non arrenderci davanti ad un dolore che sembrava troppo grande ed inutile per essere affrontato.
Non si può cambiare il fatto che non ci siamo resi conto di cosa succedeva al Cip Ciop o a Conselice mentre i nostri piccoli erano là, e non abbiamo bacchette magiche per poter cancellare dai loro cuoricini il dolore e la paura passata, ma per ogni mamma o babbo che riusciremo a sostenere nel difficile percorso verso la giustizia, e per ogni genitore che riusciremo ad aiutare nell'affrontare qualcosa che non va, quel dolore forse diventerà un pò meno inutile.
Mi auguro che tutti i nostri bimbi un giorno, rileggendo quanto abbiamo fatto per far si che un giorno questo mondo sia un posto più sicuro per loro ed i loro figli, siano orgogliosi di tutti noi, almeno quanto lo sono io di Irene, Annalisa, Mirco e tutti gli altri, che hanno fatto chilometri avanti da quella prima mail, verso un futuro migliore e più giusto, evitando di puntare un dito dicendo "che schifo" senza offrire nessuna proposta per un cambiamento possibile. Non è facile mettersi in gioca, cercando attivamente soluzioni possibili, ma questo è l'unico modo per far si che casi come i nostri non debbano ripetersi ancora ed ancora.
La Via dei Colori sposa con orgoglio anche lo slogan dell'Associazione Genitori a Scuola Conselice, e non smetteremo mai di gridarlo e gridarlo per dar voce e sostegno ad altri bimbi ed altri genitori, e per far sapere loro che non sono soli ad affrontare un dolore così grande.... Lo slogan (che adoro) recita più o meno così:


E adesso qualche foto per i più curiosi!!!

Io a Sinistra con Irene Curcio ed a destra col Presidente Mirco Lacchini

I due Presidenti!

Da sinistra Irene, me ed Annalisa

Non ho messo di proposito le foto dei tanti bambini che erano presenti e che comunque sono la benzina che ci fa andare avanti in questa strada non sempre facile. Certo è, che in ogni istante, dietro a quel GUAI A CHI MOLLA, c'è il sorriso ritrovato di ognuno di loro.



4 commenti:

  1. Ila sono tornata qua dopo mesi, perchè come sai il tempo è sempre tiranno, ma mi sono commossa a leggere questo tuo racconto, e sono stra felice di leggere che la vostra associazione va avanti alla grande ed è di sostegno a tante persone. complimenti

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  2. Grazie Elena e grazie Patty. Sono felice ed orgogliosa di aver potuto vivere questo week end, ovviamente in nome ed a nome della Nostra Associazione. E sono felice, dopo tanto dolore e fatica, di riuscire a trasmettere quello che sento.

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