Ciao amici,
Scusate la latitanza, ma in questo periodo pre-feriale sono stata presa da un sacco di impegni, proprio per riuscire a sistemare tutto e poi staccare davvero almeno per due settimane….(dite che ci riuscirò???? Io dico proprio di no ma almeno ci provo!!!)
Quello di cui volevo parlarvi oggi, come promesso nel penultimo post, è proprio la serata introduttiva di Psicologia dell’Arte a cui ho partecipato un paio di settimane fa….E' pur vero che le cose da dire sarebbero un milione anche perché mi è piaciuta un sacco, e sapete bene che quando mi entusiasmo, io divento un fiume in piena, quindi proviamo ad andare con ordine.
La serata purtroppo è cominciata con una brutta notizia, perché l’artista che doveva essere presente con tutte le sue opere, per problemi familiari improvvisi, non ha potuto essere con noi, ma per fortuna la serata è andata ugualmente benissimo. Anzi, forse il fatto che fosse mancato all'ultimo momento il fulcro intorno al quale sarebbe dovuta in qualche modo girare la serata, ha permesso alle bravissime persone che dovevano "ri-organizzarla" in poco tempo di concentrarsi al massimo sugli elementi che ci erano rimasti, lavorando sull'assenza di un fulcro centrale (che doveva essere l'artista), e creando così una serata completamente fuori dagli schemi e dalle aspettative di tutti noi spettatori.
Il quadro scelto per l’apertura della serata, è stato Le Madamoiselle d’Avignon di Pablo Picasso, un quadro
senza ombra di dubbio rivoluzionario ed a mio parere anche piuttosto inquietante.
Incredibilmente (almeno per me che lo consideravo molto poco probabile), sono emersi due gruppi di Emozioni ben diverse e nettamente contrapposte: da una parte Ansia (la mia!!!), Follia, Caos, Abbandono, Perplessità, Disarmonia, Immedesimazione, Cubo di Rubrik …. E dall’altra invece Africa, Vuoto, Manichini, Estraniamento, Maschile, Sfida .... e così via.
Abbiamo discusso tutti insieme sul possibile perchè e per come di questa netta scissione, e siamo in qualche modo arrivati alla conclusione che forse questo era proprio quello che Picasso con questo quadro voleva creare, ovvero una netta divisione fra quello che era stata la pittura fino a quel momento, e quello che sarebbe diventata una nuova maniera di esprimersi ed utilizzare la forma ed il colore. Io non sono un'esperta d'arte, e parlo da profana, ma ho sempre avuto la curiosità di capire cosa si celava dietro opere tanto rivoluzionarie, e sono rimasta rapita dalla spiegazione e l'interpretazione che per la prima volta non veniva fuori da una guida o da un libro, ma dalla platea che esprimeva il proprio pensiero....
Le nostre Parole, che rappresentavano poi niente altro che le nostre Emozioni, investivano tutti i nostri sensi e così, al centro di tutte queste nostre "sensazioni", è arrivato Bacco, perchè i sensi sono ben cinque (qualcuno è convinto siano addirittura sei), e quindi insieme al livello emozionale della vista stimolato dal quadro, e dell'udito stimolato da meravigliose sinfonie di nicchia (di cui al momento non ricordo il nome ma che vi saprò dire quanto prima) che ci hanno accompagnato nella parte centrale della serata, bisognava per forza, soddisfare anche il gusto e l'olfatto.
Ed ecco quindi immancabile giungere il Bacco di Caravaggio, che ci ha introdotto nella seconda stanza così come nella seconda parte della serata, ma non senza un'amabile quanto mai gustosa sorpresa........
Una tavola "curiosamente" apparecchiata (poi vi spiego) ed imbandita di Cioccolato, Vino, Torte Casalinghe e Liquore. Una delizia per gli occhi, il naso ed ovviamente il palato!!!
La curiosa Tovaglia, di cui fra pochissimo vi mostrerò le foto, non era formata altro che da pagine di un libro di bassa lega, usato per l'occasione come tovaglia e provocatoriamente da zeppa per il tavolo. L'autore non potrete saperlo almenochè non decidiate di partecipare alla prossima serata (per cui è già riservato un altro libro), ma basti pensare che con l'immensità di Picasso e Caravaggio c'entrava veramente BEN POCO!!!!
Ecco qui la Tovaglia Curiosa............. il buffet purtroppo non abbiamo fatto in tempo a fotografarlo perchè inutile a dirsi, è "volato via" in quattro e quattro otto!!!!!!!
Deliziati e rinfocillati siamo tornati in aula a cercare di capire ancora un pò, cosa questi sensi insieme, avessero innescato in noi.
Abbiamo lavorato un sacco quindi discutendo ed analizzando i sentimenti suscitati da questo meraviglioso quadro, dal vino e dal sapore paradisiaco del cioccolato e del Porto ed alla fine siamo passati alla terza ed ultima parte della serata, ovvero la parte “pratica”.
Ebbene si, nessuno di noi se lo sarebbe aspettato, ed invece abbiamo concluso la serata fra tempere e pennelli, tutti intorno ad un tavolone enorme coperto da carta bianca, liberi di esprimere quello che fino a pochi istanti prima avevamo osservato rapiti dal meraviglioso quadro di Picasso.....e così i piccoli artisti nascosti in noi hanno incominciato ad interagire sulla carta, mescolando ed intrecciando forme e colori di ogni genere.......ma per farvi capire realmente la magia che è nata nella terza aula, non posso che passare a mostrarvi qualcosa!!!! All'inizio intimiditi dalla novità, nessuno si voleva avvicinare al tavolo o prendere confidenza coi colori.....poi piano piano abbiamo preso il via....
E ne sono venute fuori meraviglie di intrecci e colori....
Insomma, che dire? Mi sono divertita tantissimo, e sopra a tutto ho avuto modo di esplorare emozioni e sentimenti che non sapevo di avere.....quindi non posso che dire un grazie enorme a tutti gli amici di Polo PsicoDinamiche che organizzano queste serate meravigliose....ed un arrivederci a voi se vorrete essere dei nostri la prossima volta........a presto!!!!
ciao Ilaria,passo per augurarti un buon fine settimana e poi come sempre,va avanti per la tua strada,qualsiasi siano le difficoltà che ti aspettano
RispondiEliminalu
Grazie mille Lu....sei sempre dolcissima. Mi raccomando tienimi informata!!!!
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