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domenica 1 settembre 2013

Quanto pesa la Tua Felicità?

Silenzio.
Buio intorno.
Notte.

"A un passo dal possibile, a un passo da te...
paura di decidere...paura di me...
di tutto quello che non so, 
di tutto quello che non ho" (Elisa)

Mio malgrado, non mi sarebbe possibile prendere una decisione senza prima pensare e ripensare per mille volte ai pro e ad i contro. Ed anche se ci ho provato, mai...MAI ho fatto o DETTO qualcosa senza prima pensare alle eventuali conseguenze.

E quando l'ho fatto, puoi giurarci, è stato perché sul piatto della bilancia, il bisogno di fare o dire, pesavano ben oltre i rischi calcolati.

Ma quanto pesa la felicità? Già, quanto pesa il TUO essere felice?

Perché in fondo è questo quello che ti devi chiedere! Quanto pesa starsene comodi e seduti in una vita senza troppi alti o troppi bassi, e quanto pesa invece rischiare di essere molto tristi ma anche molto felici?


Ci vuol coraggio a mollar baracca e burattini per inseguire un sogno, ci vuol coraggio ad ammettere che la vita con noi non è stata affatto clemente e che se vogliamo "rischiare" di essere felici, dovremo anche rischiare di soffrire molto. Io credo che soffrire, beh ho già sofferto un bel po', adesso è il momento in cui URGE inseguire la felicità...cercarla...e se non basta costruirla,  progettarla ...rincorrerla ...stanarla ...afferrarla...

"Eppure sentire, nei fiori fra l'asfalto, nei giorni di silenzio c'è...
Eppure sentire, nei giorni in fondo a un pianto, nei cieli di cobalto c'è...
Un senso di te...." (Elisa)

La prima volta che ho compreso nel profondo il senso di questa canzone, avevo le prime contrazioni che mi avrebbero portato la mia Belvetta...e da quel 5 Aprile 2007 alle 5 del mattino, ciclicamente questa canzone è tornata quasi a scandire il ritmo di alti e bassi nella mia vita, tempeste e arcobaleni, crisi e passi avanti, equilibri persi per un momento e poi di nuovo corse verso il futuro...

Einstain diceva che "Una mente che si apre ad una nuova idea, non è più capace di tornare indietro"...così dunque ho imparato con fatica e prudenza quanto bello possa essere sorseggiare una tisana all'ombra di un porticato di Rose Rosse intrecciate, quanto una cena cucinata con cura o una bella chiacchierata con persone speciali e fidate possano farti sentire a casa...con sorpresa ho compreso poi che non tutto quello che vuoi fortemente, accade...così come non tutto quello che fortemente non vuoi, benché tu lo rifugga, non accade. Strano no? No, forse no.

Fa paura capire di voler essere felici, lo so bene, fanno paura i nuovi progetti, le persone che dimostrano di conoscerti bene, la voglia di mollare il certo per l'incerto...ma l'unica domanda che ti devi fare adesso è: "quanto pesa, con ciò che hai conosciuto fino ad oggi, la tua felicità?"

La Nostra felicità oggi pesa tantissimo, almeno quanto me...con la Belvetta in collo ...dunque....

Ladies and Gentleman ci sarà presto un nuovo giardino...lo chiameremo "Felicità"...prato all'inglese, feste danzanti, ottimo cibo, vino e risate... Nessun biglietto, nessun invito sinjori e sinjore, sarete sempre i benvenuti, allorquando, foss'anche solo tra mill'anni...troverete il coraggio di bussare alla porta e di farlo con una Rosa in mano!

E adesso prendimi Morfeo, 
che ho bisogno di sognare
...Bonne nuit...



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